CI VUOLE UN ALBERO - GRUPPO BOTANICO MILANESE

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CI VUOLE UN ALBERO

CI VUOLE UN ALBERO PER SALVARE LA CITTA’ Francis Halle
RECENSIONE LIBRO
Certamente non si può negare il germe della Costituzione come Carta della libertà e della dignità degli uomini che ha origine in Francia nel 1789.
E’ di oggi il tentativo del più importante botanico francese di dare una Costituzione agli alberi. Sto parlando dello stupefacente libro di Francis Halle “CI VUOLE UN ALBERO PER SALVARE LA CITTA’ “ ed. Ponte alle Grazie 11€.
Che cosa ci vuole insegnare la lettura di cinque brevi ma intensi capitoli del pensiero rivoluzionario di Francis Halle?
Intanto la profonda differenza genetica tra noi e gli alberi: qualsiasi essere umano ha un programma di senescenza che un castagno, un tasso, un ulivo non hanno. Gli alberi del Carbonifero erano tutti unitari, crescevano isolati, indipendenti singolarmente, a differenza degli alberi della nostra era Oleocene ( meglio Antropocene per taluni scienziati ) che invece sviluppano la capacità di una crescita coloniaria. Quali sono i vantaggi di questa capacità di vivere insieme? La colonia sopravvive molto più a lungo di ciascuno dei singoli individui che la compongono. Nel libro si parla anche delle responsabilità nei riguardi degli alberi sia della città sia della campagna, delle caratteristiche funzionali delle piante utili non solo a purificare l’aria dagli eccessi di anidride carbonica, ma anche dalle particelle di metalli pesanti e di polveri sottili in generale. Si apprende l’importanza degli alberi antichi che possono assorbire e trattenere inquinanti atmosferici da 30 a 65 volte maggiori di alberi giovani, per esempio con un tronco non superiore a 10 cm di diametro. Notevoli sono anche il riconoscimento della letteratura internazionale sui potenziali benefici che il paesaggio manifesta nei pazienti ospedalizzati, nei ragazzi a scuola, nei lavoratori depressi. Ricercatori giapponesi e americani arrivano alle medesime conclusioni: vivere nel verde aumenta le nostre difese immunitarie quando sono aggredite da patologie devastanti come il cancro. Passeggiare nei boschi ci aiuta a riflettere. La meditazione insieme agli effetti della musica può migliorare la nostra capacità di adattamento allo stress.
Si arriva alla conclusione che gli alberi possono vivere senza gli uomini, ma gli uomini non possono vivere senza le piante.
Allora se gli alberi sono così utili e indispensabili nella vita dell’uomo e delle città perché non riconoscere dignità e diritti a tutti gli organismi vegetali viventi così come agli umani anche detti Homo sapiens?
Stupisce questo invito di Francis Halle a pensare a una Costituzione per gli alberi, ma è certamente doveroso dare a questo stupendi esseri viventi valore e libertà. Lo scrittore ha ragione quando ci invita a rispettare la vita degli alberi, a difenderli dalle potature devastanti. Sarà un nuovo atteggiamento ecologico che salverà la nostra vita e quella delle città oggi più che mai bisognose di un cambiamento positivo, di energia sostenibile e di un futuro sempre più verde.
Buona lettura a tutti!
GIORGIO GALLI
galligiorgio@fastwebnet.it
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